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Il metodo di progressione Σophy®

Il metodo di progressione Σophy®, è l’insegnamento delle tecno-ontos-sophos-logie che

permettono di poter percorrere, esplorare e consapevolizzare ogni tipologia di ambiente naturale, anche selvaggio, in terra, in aria, nel fuoco, nell’acqua e nella coscienza

Tutte le tecno-ontos-sophos-logie del metodo sono nate per finalità inerenti la coscienza e la conoscenza olistico-autopoietica raggiunte, in modo vissuto, in ogni tipologia di ambiente naturale.

Per poter percorrere molti ambienti naturali, anche selvaggi, esistenti al mondo, può essere necessaria la profonda ed estesa conoscenza delle facoltà innate e acquisite che l’Io-soma-autopoiesi di ognuno dispone.

 Il metodo di progressione Σophy® è conoscenza vissuta delle

tradizioni e delle discipline (scientifico-filosofiche…) sia orientali che occidentali e della loro naturale transmutazione
denominata, Sigmasofia.

L’aver vissuto e sommato i principi attivi innati con l’apprendimento e l’azione acquisiti ha evidenziato, come proprietà emergente, forme di auto-consapevolezza olistica dell’esistente:

l’antidoto ad ogni forma di identificazione nel solo riduzionismo.

In conseguenza di ciò, il metodo Σophy ha come consapevolezza vissuta di fondo la coscienza e la conoscenza olistico-autopoietici maturati attraverso la Via di conoscenza Sigmasofia e da tale stato somministrarla, attraverso la maieutica, al libero ricercatore che ne faccia esplicita richiesta.

All’essenza, il metodo Σophy è il vissuto diretto, confermato da ricerche scientifiche e filosofiche, che

l’ambiente complessivo, la natura, l’Universo sono micro-strutturalmente e coscienzialmente legati, inscindibili
sono in stato di Entanglement coscienziale e micro-particellare.

La vita-autopoiesi che partecipiamo-osserviamo

non ha alterità,

non ha opposti e include nel suo tutto funzionale,

il punto vita (nascite) e il punto morte (morti)

che, giornalmente, osserviamo all’opera: chi genera tutto ciò è l’Oikos, è l’ambiente complessivo sensibile e sovrasensibile, conscio e inconscio, localistico e non locale che il metodo di progressione Σophy ci può consentire di vivere.

L’Io-psyché che vive in prima persona, integralmente, visceralmente se stesso e l’ambiente complessivo nel modo appena indicato, è

una delle prime leggi del metodo Σophy.

Specificità del metodo è la remissione del linguaggio verbale, intellettuale durante diverse fasi delle progressioni in natura, facoltà che si ripristinerà, successivamente, al momento della costruzione della propria teoria conseguente il vissuto.

Il Ma.S.e. (l’insegnante del metodo) utilizza la maieutica Sigmasofica, ossia predispone l’ambiente affinché il ricercatore viva in se stesso le azioni che gli consentiranno di

essere parte integrante del metodo Σophy.

Il Ma.S.e. dispone di molteplici consapevolezze vissute (altrimenti non sarebbe un Ma.S.e.) in particolare:

  1. Sa somministrare a se stesso e agli altri la Maieutica Sigmasofica Io-somato-autopoietica, consapevolezza che gli consente di trasmettere i significati-significanti innati delle tecno-ontos-sophos-logie di progressione in natura e nell’interiorità, nonché le applicazioni acquisite
  2. Il fatto di aver vissuto in prima persona le tecno-ontos-sophos-logie che trasmette gli consente di essere sempre d’esempio al ricercatore. Il Ma.S.e. non è autorizzato a trasmettere, a insegnare tecno-ontos-sophos-logie da lui non padroneggiate e vissute. Non si tratta quindi di gradi e di livelli di capacità ma della sicurezza che quanto viene trasmesso è vissuto e, quindi, potenzialmente vivibile, consapevolizzabile, dal ricercatore.
  3. Il Ma.S.e. sa trasmettere le tecno-ontos-sophos-logie che consentono all’Io-psyché del ricercatore di correggere gli ostacolatori che incontra durante ogni tipologia di progressione.

La preparazione per diventare

Maieuti di Sigmasofia Ecologica

è lunga e complessa: infatti, non si tratta di conoscere e di praticare la semplice tecno-ontos-sophos-logia di progressione ma quanto di vivere il suo corrispettivo di consapevolezza coscienziale veicolato. 

Il metodo di progressione Σophy è stato elaborato in più di trent’anni di ricerca sul campo, nella coscienza, non si rifà né direttamente né indirettamente ad altri insegnamenti, ad altre scuole, anche se, necessariamente, avendo ogni essere umano la stessa antropomorfologia, alcuni movimenti di progressione sul terreno, in forra, o su una parte di roccia, o nella pratica sub-acquea (…), necessariamente, si somigliano. Ma, per quanto di mia conoscenza, soprattutto le tecno-ontos-sophos-logie coscienziali sono rigorosamente innovative e nuove e non hanno riscontri con altre discipline esistenti.

Il metodo Σophy potenzia l’auto-consapevolezza vissuta e

non è finalizzato ad arrampicare meglio,

a progredire sotto cascata in forra meglio

e così via,

perché, pur essendo inevitabile che ciò accada, l’attenzione e la meditazione è posta appunto sull’espansione vissuta di coscienza che ricadendo sulla tecno-ontos-sophos-logia che si sta attuando, farà progredire meglio e progredendo meglio, si consapevolizzano altri significati, in una sinergia continua. Per questo motivo,

non siamo interessati alla competizione,

ossia ogniqualvolta si manifesta, viene subito messa in discussione e in elaborazione, anche in diretta, durante la progressione stessa: si tratta di una delle novità del metodo di progressione a se stessi Σophy. Il ricercatore, di fatto, vive una vera e propria seduta di maieutica durante la progressione, ciò gli consente di sviluppare insights intuitivi e sincronici sulla vita. Abbiamo constatato sul campo che il potenziamento della consapevolezza ha una ricaduta immediata

sull’equilibrio, sulla centralità, sulla precisione e sull’esecuzione dell’atto Io-motorio.

In ascesi, il metodo Σophy consente di sviluppare, consapevolmente, il movimento proprio unico e irripetibile del ricercatore, per questo lo definiamo autopoietico (auto-creato), anche se come innesco della progressione utilizza le posture tipiche della Sigmasofia,

lo scopo è quello di potenziare l’intelligenza adattiva Io-motoria ad ogni tipo di ambiente,
esattamente come fa l’acqua con il proprio contenitore
(ne assume la forma).

Si ascende ovunque essendo consapevoli, momento per momento, di ogni azione, capendo e consapevolizzando il registro simbolico-reale di ogni azione.

Esiste il proprio metodo di progressione Σophy e questo è unico per ognuno:

non esistono movimenti a caso, ma quelli che il ricercatore di fatto sa fare e fa e questi sono conseguenti alla sua consapevolezza e capacità del momento.

La consapevolezza coscienziale non potrà che evidenziarsi sul soma e sull’autopoiesi essendo quest’ultimi sue manifestazioni densificate, visibili (Io-psyché e soma sono inscindibili).

Ma quali sono le tecno-ontos-sophos-logie per il movimento integrale Io-somato-autopoietico in ogni tipologia di ambiente naturale?

Il movimento di progressione unisce e somma tutte le facoltà Io-somato-energetiche disponibili in quel momento storico al ricercatore, e il loro potenziamento richiede un lungo processo di apprendimento vissuto che non hai mai fine.

Ogni ambiente richiede una particolare tecno-ontos-sophos-logia per affrontarlo, non potete ascendere in verticale o danzare sott’acqua se non troviamo il modo che ci consente di farlo. L’insegnamento, infatti, ci consente di porre progressivamente in remissione gli automatismi acquisiti involontari in favore del movimento innato consapevolizzato.

Il Metodo Σophy evidenzia che esiste la technè, ma è la technè di ognuno e può essere auto-insegnata: di fatto ogni ricercatore può riconoscere e sviluppare i propri principi tecnici e specifici quelli che gli consentiranno movimenti per lui più funzionali ed efficaci.

Ogni essere umano è formato in generale da una testa, un tronco, quattro arti e può muoversi in base alle possibilità che offre ad ognuno la fisiologia innata. Per convenzione l’essere umano ha elaborato alcuni concetti, ad esempio quello di baricentro, sempre per convenzione è lo stesso per tutti essendo il corpo evidenziante la stessa antropomorfologia, questo per comunicare che avendo come comune denominatore l’antropomorfologia i movimenti di ogni metodo non possono fare altro che somigliarsi (uno cammina in modo uno in un altro ma pur sempre del camminare si tratta…).

Nel metodo Σophy la vera differenza la fa lo stato di auto-consapevolezza attraverso cui facciamo muovere la sua densificazione, il corpo fisico, ogni movimento è interiormente diverso da ogni altro perché diversa è la consapevolezza con cui entriamo in fusionalità con l’ambiente che stiamo vivendo.

  • Il metodo Σophy non è finalizzato alla prestazione sportiva!
  • Non è rigorosamente finalizzato alla competizione.
  • Il metodo Σophy è stato ideato per consentire all’Io-psyché del ricercatore di utilizzare con intelligenza autopoietica e continuità la propria auto-consapevolezza in ogni progressione.

Attraverso l’auto-consapevolezza evidenziamo la tecno-ontos-sophos-logia per trovare le progressioni più funzionali al contesto e non viceversa. Ogni essere umano ogni Io-psyché, infatti, dispone di facoltà di tecniche innate archetipiche presenti come potenzialità funzionale ad ogni essere umano al momento della nascita, gli archetipi del movimento innati ossia quello che un essere umano realisticamente può consentirsi di agire nel sensorio-percettivo.

Non si tratta per questi archetipi di base di apprenderli (ne disponiamo già), ma quanto di consapevolizzarli e ogni volta che il ricercatore ne esprime uno è compito del maieuta aiutare nel suo potenziamento.

Ogni Io-psyché veicolerà sempre nel momento in cui le applica tecniche finite (quelle che conosce), ma dovrà tendere ad apprenderne e consapevolizzarne altre.

Sostanzialmente, il metodo Σophy è coscienza e auto-consapevolezza vissute, da cui l’Io-psyché evidenzierà la tecno-ontos-sophos-logia funzionale alle molteplici morfologie e situazioni ambientali che dovrà affrontare.

Il metodo di progressione Σophy di base utilizza il campo istintivo-emozionale e aggredior, ossia la pulsione a vivere di cui dispone. Il campo istintivo-emozionale e aggredior evidenziandosi dall’innato, dall’inconscio localistico e non localistico potenzialmente non ha schemi fissi, lo schema fisso o meno lo stabilisce proiettivamente la componente acquisita dell’Io-psyché (per cultura, esperienze e altro differente per ognuno) ed è sempre l’acquisito di ognuno che gli abbinerà uno scopo, un’intenzionalità. Tale campo agisce sempre ed è modulato dalla consapevolezza dell’essere umano che lo veicola: un campo di funzionalità innate in mano alla storia personale di ognuno.

La progressione Σophy

La progressione Σophy coinvolge sempre l’istinto-emozione che, in seguito, ognuno applicherà, alla propria zione di progressione. Tuttavia, il potenziale è comune a tutti. Il fatto che esistano funzionalità involontarie ci permette di comprendere un’altra caratteristica del metodo Σophy, ossia la consapevolizzazione, attraverso il vissuto, di ciò di cui non si è consapevoli, l’innato, l’automatismo involontario, e comprenderne le leggi, per trascenderle.

Non abbiniamo aggettivi qualificativi, come giusto o sbagliato, in quanto ognuno esprimerà il proprio movimento e, attraverso la Maieutica, se sarà necessario, lo correggerà.

Ogni automatismo involontario è un innesco alla presa di consapevolezza vissuta delle leggi che lo formano e, se necessario, delle azioni che lo trans-mutano.

Ovviamente, la progressione Σophy è equiparabile ad una performance Io-somatica molto intensa, non competitiva, in quanto è finalizzata alla conoscenza vissuta e a trovare il punto d’incontro con quella parte di se stessi che è l’altro: la natura. In tal senso e con questi significati, il ricercatore rispetta se stesso: la natura, l’Universi.

La progressione Σophy è attività in natura, sostenibile e a basso impatto, per cui non è dannosa, in quanto l’essere umano stesso non può che esserne partecipatoreosservatoreconsapevolizzatore.

Nessuno ha o non ha, per così dire, accesso alla natura, perché ogni parte-Universi ne è elemento integrante e inscindibile. Per questo motivo, stiamo insegnando e re-insegnando all’essere umano, che ne fa richiesta, a partecipare la natura intensa, a viverla: il che significa educare e ri-educare se stessi, alle estensioni non localistiche che le formano. Ogni ricercatore E.Co.A. sa come muoversi su un sentiero non battuto, sa orientarsi interiormente ed esternamente,

gestisce la paura

riducendola a “carburante” della propria attenzione,

e vive la verticalità, come ascesi a se stesso! Azione che gli fa da profilassi agli stressor della vita quotidiana.

La progressione Σophy olos-direziona, verso la transmutazione vissuta di ogni ostacolatore si presenti, durante l’avanzamento in se stessi e nell’ambiente. Tuttavia, tutto ciò comprende semplicemente una piccolissima parte del Tutto, dato che l’atmosfera autopoietica in cui si svolge è di conoscenza e di coscienza olistica.

Mentre progredisce in natura, il ricercatore medita dinamicamente, motivo per cui, se è veramente formato E.Co.A., non lo si sentirà mai urlare in nessuna situazione di pericolo o di difficoltà, non lascerà rifiuti su se stesso, come magnesite o gessi (o altri), e non ostacolerà le progressioni altruile faciliterà.

Talvolta, pur utilizzando quella che trova sui percorsi, preferisce la progressione che limita al minimo la chiodatura.

Insegnando, attraverso la maieutica, contenuti Io-somato-autopoietici e di tecno-ontos-sophos-logia psicomotoria, relativa a progressioni su ambienti (soprattutto interiori) difficili, il metodo Σophy può offrire un prezioso aiuto a tutti gli Io-psyché che ne facciano richiesta, compresi gli Istruttori di altre scuole. Somministrare la Maieutica ecologica è un’operazione semplice, ma nello stesso tempo molto complessa. Progredire su una parete verticale di livello di difficoltà psi, richiede l’allenamento di specifiche modalità di progressione che è necessario conoscere e provare, altrimenti sarebbe difficile, se non impossibile, praticarla.

In questa ottica, il Ma.S.e. aiuta il ricercatore a scoprire il proprio modo di auto-insegnarsi e la forma che dovrà assumere la tecno-ontos-sophos-logia (ciò diventa evidentissimo, nel caso in cui ci siano partecipanti diversamente abili). Ogni ricercatore si conquista sul campo la propria conoscenza vissuta riguardante la progressione, scoprendo direttamente la propria auto-didattica.

La progressione Σophy è pratica integrale, continua, della natura, realizzata al di fuori del linguaggio verbale che, pur partendo da alcune tecno-ontos-sophos-logie, proposte dalla S.I.E., stimola ognuno a realizzare le proprie. Il ricercatore scoprirà, vivendolo, che

dovrà elaborare il proprio modo di vivere
l’equilibrio baricentrico, soprattutto quando si muove in verticale.

Le caratteristiche del Ma.S.e.

Le caratteristiche del Ma.S.e. non coincidono con quelle del cosiddetto più bravo o più veloce e abile, nel progredire, ma con quelle di colui che ha dimostrato a se stesso e alla S.I.E. di essere un efficace auto-Maieuta: da questa base vissuta, saprà creare la condizione, affinché anche altri lo realizzino. Ovviamente, la capacità di insegnare presuppone anche la capacità di saper progredire, ma non necessariamente evidenziando iper-prestazioni sportivo-competitive.

Infatti, per questi motivi, esistono al momento pochissimi Ma.S.e. abilitati e iscritti all’Ordine Professionale Sigmasofia e, per le stesse ragioni, ho istituito la S.I.E. che consente, appunto, di approfondire le tecno-ontos-sophos-logie e i principi attivi innati del Metodo di progressione ∑ophy, oltre a sviluppare le facoltà pedagogiche-psicagogiche, necessarie all’insegnamento.

Il Ma.S.e. riduce al minimo la propria influenza sul ricercatore perché somministra le condizioni della maieutica, ossia lo aiuta a trovare dentro sé la propria tecno-ontos-sophos-logia di progressione. Di conseguenza, via via che la Maieutica si dischiude dall’interiorità del ricercatore, partecipa-osserva se questi sta orientandosi verso l’efficacia della progressione o se si auto-ostacola, nel qual caso lo invita ad osservare tale condizione auto-creata. La Maieutica, se ben auto-somministrata, riduce gli ostacolatori, potenzia l’armonia e la fluidità e l’efficacia dell’avanzamento verso se stessi. L’auto-partecipazione-osservazione risulta, quindi, essere di fondamentale importanza: è il ricercatore stesso che vive la propria efficacia e, per questo motivo, il Maieuta più adeguato è quello che, direttivamente e verbalmente, interviene meno. L’ideale per un Ma.S.e. è quello di

ottenere risultati straordinari, senza parlare.

Il Ma.S.e., per esperienza vissuta, sa che non esiste l’oggettività, le più recenti scoperte scientifiche inesorabilmente lo confermano. Esiste il soggettivo, il modo che l’Io-psyché di ognuno riconosce e con cui interpreta un ente, un evento, un vissuto: individuale e diverso per ognuno. Ogni Io-psyché manifesta quello che sa e riesce ad esprimere a proprio modo e con le proprie caratteristiche: al momento in cui si somministra una tecnica, si noterà ognuno interpretarla a proprio modo, in base alle proprie capacità e consapevolezza.

Ogni ricercatore, in primis, si auto-salvaguarda la propria sicurezza e la propria salute. In questo, è facilitato dal Ma.S.e. da cui dovrà apprendere, progressivamente, come agire la prevenzione dei traumi, in generale, riconoscendo il movimento maggiormente efficace per sé. Lo scopo è prendere coscienza di quali movimenti procurano stress articolare o usura, per gestirli e dosarli. Importantissimo è saper regolare le flessioni, abbinate alle torsioni, per evitare effetti dannosi.

Tutti i movimenti espressi sono tecno-ontos-sophos-logie che l’Io-soma può praticare. Il punto del metodo ∑ophy è quello di ampliarli, di potenziarli, fino a che il ricercatore riconosca il proprio funzionale ed efficace per sé, i movimenti innati divengono tecno-ontos-sophos-logia autopoietica.

In conclusione, il vissuto di tutti i movimenti esprimibili dall’Io-soma-autopoiesi, anche quelli impensabili, permettono al ricercatore, nella progressione, molteplicità di soluzioni che possono sempre aumentare.

Nel metodo di progressione ∑ophy la didattica include la tecno-ontos-sophos-logia autopietica: sono un unico processo inscindibile.

Non esiste in questo metodo una tecnica stabile, infatti ad ogni progressione il metodo fa riconoscere come estrapolare nuove consapevolezze di movimento che si integrano immediatamente alla tecnica conosciuta modificandola.

Il metodo non riconosce altra via che l’auto-maieutica vissuta in continua formazione e transmutazione di se stessa

in realtà, in senso esteso, il Ma.S.e. non sa nulla di più del ricercatore in quanto sono parte integrante dello stesso Universi ma avendo già percorso il proprio sentiero, quello che lo ha portato a vivere la propria tecno-ontos-sophos-logia è ciò che gli consente di creare la condizione affinché anche altri ricercatori trovino il proprio.

Esistono alcune modalità di auto-maieutica di comunicazione e di apprendimento in se stessi che il ricercatore dovrà vivere:

  • introspezione e scoperta vissuta delle facoltà psicomotorie esprimibili, nessuna esclusa
  • dimostrazione progressiva a se stessi attraverso il vissuto di tali facoltà psicomotorie
  • ampliamento e transmutazione progressiva di tali avanguardie.

Un Maieuta padroneggia questi elementi, tutta la formazione Sigmasofica li include, unitamente a molti altri.

Il metodo di progressione ∑ophy
è, sostanzialmente,
costruzione della propria teoria conseguente il vissuto diretto, in concreto
pratica, pratica e ancora pratica,

soltanto questo poi lo legittima alla costruzione teorica conseguente i vissuto. Ciò consente al Maieuta di verbalizzare il proprio operato, appunto perché lo ha fatto: quando il messaggio trasmesso proviene dal vissuto, si sente. Non parte mai dalla teoria che soltanto successivamente tenterà di trasformare in pratica:

il vissuto diretto evidenzierà
inesorabilmente
i limiti e le possibilità del ricercatore in quel momento storico
ed è proprio su tali elementi che si lavorerà.

La pratica penetrata è quindi il pre-requisito che porta ad essere soggettivamente preparati: il Maieuta è posizionato su tale allineamento.

Dalla pratica, infatti,

il ricercatore ricava la propria consapevolezza vissuta,
denominata funzione Ypsi,
l’aderenza alla quale è di fondamentale importanza perché consente di individuare, ogni istante, la propria avanguardia di capacità e, simultaneamente, il proprio limite.

Lavorare sulla propria funzione Ypsi è arte complessa. In genere, si vive se stessi a compartimenti stagni e non si tengono presenti i propri contenuti psicosomatici, in una percezione globale, simultanea.

Per progredire nella formazione a se stessi il ricercatore allena alcuni elementi in particolare, visione olistica integrata alla visione riduzionista, ossia continua a partecipare-osservare in modo olistico il tema che sta affrontando e simultaneamente in modo riduzionista, ossia analizza ogni singolo ingrediente che lo forma anche scomponendolo, ma ripeto mantenendo la percezione d’insieme, olistica.

Per innescare il vissuto del proprio metodo di progressione ∑ophy il ricercatore inizia e viene preparato attraverso specifiche tecno-ontos-sophos-logie di riferimento:

 

  1. Progressione Incrociata simultanea e non simultanea
  2. Progressione fondamentale con due appoggi
  3. Progressione fondamentale con bilanciamento
  4. Progressione fondamentale con spaccata
  5. Progressione fondamentale con sfalsata
  6. Progressione a triangolo con due passi
  7. Progressione a triangolo con quattro passi
  8. Progressione a triangolo con vertice fisso
  9. Progressione a triangolo con bilanciamento interno
  10. Progressione laterale
  11. Progressione laterale eretta
  12. Progressione laterale con accoppiamento
  13. Progressione laterale alternata
  14. Progressione con tallonaggio
  15. Oscillazione a pendolo

 

Tecniche complementari

  1. Quattro passi cambio piede
  2. Sostituzione semplice
  3. Sostituzione mista
  4. Sostituzione inversa e di gomito
  5. Accoppiamento dei piedi
  6. Dülfer con archi omologhi uguali

 

Per innescare il vissuto del proprio metodo di progressione ∑ophy, il ricercatore viene preparato, utilizzando specifiche tecno-ontos-sophos-logie di riferimento pubblicate, integralmente, nelle opere

Nello MANGIAMELI
S.T.o.E.IO-SOMATICA
La Caravella Editrice
(già pubblicato)
Nello MANGIAMELI
S.T.o.E.ECOLOGICA
La Caravella Editrice
(di prossima pubblicazione)

finalizzate alla progressione in ogni tipologia di natura, anche selvaggia, in aria, in terra, in acqua, nel fuoco e nella coscienza.


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