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Adrenalina in forra? No, grazie! Meglio allenare Psoas

Per le funzioni psicosomatiche che ci servono per praticare l’E.Co.A., particolare importanza rivestono le funzionalità dei muscoli del corpo, in particolare, di un muscolo, denominato

psoas.

Si tratta del muscolo che l’essere umano utilizza per stabilizzare il corpo concorrendo in maniera straordinaria alla

produzione dell’equilibrio.

Collegando le gambe alla colonna vertebrale, se ben allenato, psoas contribuisce ad assumere

posture, funzionali al modo di camminare, alla tipologia di andatura
(di progressione)
che ognuno produce, contribuendo anche al rafforzamento della colonna stessa.

Per il ricercatore E.Co.A., psoas assume un particolare significato, in quanto

è un muscolo informato dal sistema nervoso centrale che
coinvolge pienamente gli istinti-emozioni.

Essendo collegato al diaframma, ha interazioni con il modo di respirare di ognuno e la sua corretta funzionalità permette una

gestione migliore degli stati di paura,

soprattutto quelli reattivi a peculiari situazioni di pericolo.

Spiego.

Nella pratica di vita e dell’E.Co.A., uno degli scopi del ricercatore in Sigmasofia ecologica è quello di

ridurre la produzione di adrenalina,

appunto per

evitare di mettere in tensione lo psoas

ed altre parti dell’Io-soma. In pratica, se durante un’escursione o una progressione in forra, ci troviamo in

situazioni di pericolo anche grave, d’istinto, ci prepariamo a scappare (correndo) o a immobilizzarci dalla paura. In quelle situazioni, l’Io-psyché
produce stressor,

il cervello-sistema nervoso invia tale input all’Io-soma e, come riflesso automatico,

lo psoas si irrigidisce.

Quindi, la sua funzione di sostegno e di equilibrio si riduce, coinvolgendo le vertebre, le spalle, l’addome e, in particolare, la respirazione.

Avendo associato produzioni di tensione dello Psoas in coincidenza con situazioni di paura, abbiamo prodotto in noi stessi un riflesso condizionato automatico, ossia uno stimolo, prevalentemente inconscio, che sembra inviare continui segnali di pericolo, determinando forme di affaticamento delle ghiandole surrenali, del sistema immunitario e coinvolgendo la nostra naturale postura psicosomatica, quella che proietteremo nell’attività fisica.

Nella pratica dell’E.Co.A. ci alleniamo a mantenere rilassato lo Psoas per migliorare la qualità della nostra vita e quella delle progressioni in natura.

Con la pratica delle autopoiesi olosgrafiche del pan-kration e della ∑igma-gym (meditazioni dinamiche, anche marziali) si riduce la produzione di adrenalina decontraendo così lo psoas. In tal modo, è possibile dare maggiore fluidità al bacino, allineare la colonna vertebrale, potenziare gli addominali e riequilibrare sia la respirazione, sia il battito cardiaco.

Lo psoas coinvolge, quindi, le funzionalità complessive dell’Io-soma: più è allenato, maggiore omogeneità si avrà nella distribuzione del proprio campo di vita-autopoiesi, per cui ossa, muscoli e articolazioni possono funzionare meglio

Ciò ci consente di percepire il

bacino come parte indispensabile alla produzione del necessario equilibrio Io-somatico.

La colonna vertebrale respira di più, causando uno

stupefacente aumento della propria vitalità-autopoiesi in circolo.

Le tecnologie psicosomatiche specifiche, funzionali ad allenare lo psoas sono parte integrante dello stretching olistico-autopoietico (e delle tecnologie psicosomatiche indicate sopra) che proponiamo ai praticanti dell’E.Co.A.


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